Il D(-) fruttosio è un monosaccaride isomero configurazionale del glucosio, da cui si differenza in quanto chetoso, e non aldoso, come quest’ultimo:
E’ uno zucchero presente normalmente nella frutta, nel miele.
Il fatto che sia uno zucchero semplice potrebbe far pensare che venga assorbito velocemente e quindi che abbia un alto IG, ma invece, quasi paradossalmente, ha un IG bassissimo (IG=20) e crea una stimolazione insulinica bassissima.
Ecco perché il suo utilizzo è stato molto consigliato nelle diete a basso IG e anche nei soggetti diabetici, perché a differenza dello zucchero bianco (saccarosio) non crea picchi glicemici.
Fin qui nessun problema, quindi. Si potrebbe pensare che possiamo benissimo farne largo uso, tanto non stimolando l’insulina non avremo attivato meccanismi di accumulo, e non ingrassiamo.
Ma la realtà è tutta un’altra.
I carboidrati ingeriti, se depositati, sono immagazzinati sotto forma di glicogeno.
Il nostro corpo ha due principali siti di stoccaggio del glicogeno:
- nei muscoli (sottoforma di glicogeno muscolare)
- nel fegato (sottoforma di glicogeno epatico)
Il fruttosio non può essere immagazzinato nei muscoli come glicogeno ma solo nel fegato.
In un individuo sano le riserve di glicogeno epatico ammontano a circa 70-90 g. Qualora si colmassero e si continuasse ad assumere fruttosio, il fegato non avrebbe più capacità di trasformarlo in glicogeno e lo convertirebbe in trigliceridi per essere immagazzinato nelle cellule adipose.
Quindi da questo si intuisce che un eccesso di fruttosio, anche se questo zucchero non stimola l’insulina in modo importante, comunque non potrebbe facilitare il dimagrimento.
Quando fare il carico di frutta?
Il momento migliore per fare il carico di fruttosio è al mattino a colazione.
Durante la notte il cervello ha continuato a funzionare e noi sappiamo che il cervello ha bisogno di glucosio per funzionare: quando finisce quello in circolo derivato dalla cena, allora si attinge alle riserve di glicogeno epatico, e il glucosio destoccato viene inviato al cervello. Al risveglio le riserve di glicogeno epatico saranno depletate, perché il glicogeno è stato consumato dal cervello: allora questo è il momento in cui si può fare l’accumulo di questo zucchero mangiando, ad esempio molta frutta, miele oppure in forma pura, e sarà veicolato selettivamente per ripristinare le scorte di glicogeno epatico e non verso il tessuto adiposo.
Da questa consapevolezza della cronobiologia degli alimenti è consigliato quindi di abbondare con la frutta al mattino, perché quello è il momento ottimale per il normale equilibrio consumo/deposito dei carboidrati. Ovvio che il discorso è indirizzato a chi non seguisse un regime alimentare controllato, e comunque per non ostacolare il meccanismo di dimagrimento.
Glucosio e fruttosio, nonostante le strette analogie chimiche e la partecipazione alla stessa via metabolica fondamentale, la glicolisi, differiscono per i diversi meccanismi di trasporto e per il ruolo nel metabolismo energetico. Il glucosio è utilizzato, a fini energetici, dal muscolo che lo assume mediante un trasportatore specifico, GLUT-4, attivato da insulina (figura1).
Figura 1. Trasportatore GLUT-4
Il fruttosio, invece, viene assunto sopratutto dal fegato, che non possiede sistemi di trasporto sensibili agli ormoni. Nell’uomo è stato osservato che il fruttosio, somministrato per infusione endovenosa, viene convertito quasi totalmente in glicogeno nel fegato.
Pertanto, dal punto di vista delle riserve energetiche il fruttosio ed il glucosio contribuiscono a due riserve ben distinte: glicogeno epatico il primo, glicogeno muscolare il secondo.
Bibliografia
- Biochimica Degli Alimenti E Della Nutrizione – Ivo Cozzani pagina 175.
-
Fructose, xylitol, and sorbitol. Olefsky JM, Crapo P. Diabetes Care. 1980 Mar-Apr;3(2):390-3. PMID: 7389552
-
Rethinking fructose in your diet. This naturally occurring sugar may not be as harmful as you’ve been hearing. Here’s when you should avoid it. [No authors listed] Harv Health Lett. 2013 Jul;38(9):4.
-
Mini review on fructose metabolism. Akram M, Hamid A. Obes Res Clin Pract. 2013 Mar-Apr;7(2):e89-e94.
-
The fructose mystery: how bad or good is it? Memon MQ, Kumar A. Pak J Pharm Sci. 2013 Nov;26(6):1241-5. Review.